Parco archeologico di Suessola

Parco archeologico di Suessola

Suessuola è stata un'antica città della Campania di origine osca ed etrusca, essa è situata a Calabricito, una località di Acerra.

Città inizialmente dominata dagli Osci ed in seguito dagli Etruschi, fu teatro di diverse battaglie tra sanniti e romani.

Nel 339 a.C. divenne territorio romano, poi nell'alto medioevo fu sede vescovile e nell'880 fu distrutta dai Saraceni: per questo gli abitanti furono costretti ad abbandonarla e non venne più ricostruita. Di Sessuola se ne perse memoria in seguito all'impaludamento e l'imboschimento della zona. Fu riscoperta solo intorno al 1800.

Quando, nel 1830, i conti Spinelli fecero edificare un edificio detto "Casina Spinelli", che ingloba una torre longobarda, nella zona, essa divenne una radura di caccia.

Fig. 1 Ritratto della Casina con annessa la torre longobarda

I conti Spinelli intrapresero tra il 1872 ed il 1886 gli scavi riportando alla luce una necropoli, mentre un'area urbana venne scavata nel 1901 mettendo in luce una parte del foro.

Fig. 2 Casina Spinelli con scavi

Fig. 3 Panoramica degli scavi

Nella seconda metà degli anni '90 vi è stata una ripresa degli scavi. Solo nel 2002 si è compiuta una nuova ed estesa operazione di scavo volta alla definizione di alcuni nodi urbanistici relativi al tessuto della città romana.

Durante i primi scavi numerosi sono i reperti trovati, tra cui vasi inizialmente ubicati nella collezione privata della dimora degli Spinelli, che attualmente si trovano nel museo archeologico di Napoli.

Si ipotizza che l'estensione del sito possa raggiungere o addirittura superare gli scavi di Pompei.

C'è da aggiungere che il parco archeologico è l'ideale per scampagnate e picnic al verde.

Fig. 4 Reperti ritrovati

Altra attrattiva del parco archeologico è la sorgente del Rullio, affluente dell'antico fiume Clanio. Questa sorgente è nota per le sue proprietà curative, soprattutto per le affezioni della pelle, in quanto le acque sono ricche di elementi sulfurei. Presso la sorgente vi erano delle terme romane i cui resti sono ancora visibili.

Fig. 5 Sorgente Rullio