Le bellezze di Boscoreale

Tra le zone più suggestive e cariche di interesse storico-culturale che offre l'area vesuviana, rientra certamente Boscoreale. Essa è una località sita ai piedi del Vesuvio, a nord dell'odierna Pompei. Le sue origini risalgono all'epoca sannitica con la costruzione di varie ville agricole, molte delle quali si trasformarono in residenze di lusso. Con l'avvento dell'era romana imperiale, questa località divenne sobborgo di Pompei, con il nome di Pagus Augustus Felix Suburbanus, finché il territorio non venne distrutto e sepolto dalla violenta eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Gli scavi veri e propri - già accennati nella seconda metà del'700 - entrarono nel vivo a partire dal 1876 con la scoperta di ville rustiche e piccole costruzioni per attività agricole. Tra le più importanti ville rinvenute, annoveriamo:
Villa di Publio Fannio Sinistore: Villa rustica ma abbastanza lussuosa. Essa fungeva in gran parte da residenza, mentre una piccola parte era adibita a fattoria. Negli scavi furono trovati numerosi affreschi (la maggior parte dei quali in secondo stile pompeiano), oggi sparsi in vari musei nel mondo. Elementi di particolare interesse di questa villa sono il cubiculum (stanza da letto), caratterizzato da affreschi con motivi architettonici e un grande triclinio con affreschi megalografici.
Villa della Pisanella: Risalente al I sec a.C, scoperta nel 1894, era una villa rustica, il cui proprietario era forse un ricco banchiere di nome Lucius Caecilius Iucundus. La villa presenta vari affreschi in terzo stile pompeiano, un panificio, una stalla, un oleificio, una pressa per il vino e un dormitorio per la servitù. Essa presentava anche un secondo piano, crollato a seguito dell'eruzione. Il ritrovamento più significativo fu il cosiddetto "tesoro di Boscoreale" (oggi in gran parte conservato al museo del Louvre), costituito da vari pezzi di argenteria, coppe, bicchieri, brocche,vasi e oltre mille monete d'oro.
Villa Regina: È stata ricostruita e restaurata, ed è visitabile dal pubblico. É chiamata anche "Villa Rustica". Risalente al I sec. a.C ma fu successivamente ampliata e completata nell'età Giulio - Claudia. Questi successivi ampliamenti hanno fatto sì che essa risultasse di forma molto articolata. Questa villa era usata per la produzione del vino, come si evince anche da una cella vinaria con 18 contenitori (dolia) ed un torchio (sulla cui parete è raffigurato il dio Dionisio), costituito da una vasca per la pigiatura e un contenitore (dolium) per raccogliere il mosto. È presente anche un triclinio con decorazioni in terzo e quarto stile pompeiano. Questa villa è nota anche per il famoso albero "curvo" e carbonizzato che testimonia il passaggio del flusso piroclastico fuoriuscito dal vulcano durante l'eruzione.
Da segnalare anche altre ville minori. Una villa rustica (nel fondo di Vito Antonio Cirillo) in cui furono ritrovate un torchio da vino e un larario con affreschi. Nella villa di Numerio Popidio Floro (in zona Pisanella) è presente un impianto termale su cui furono trovati affreschi di secondo e quarto stile pompeiano. Poi, la villa di Marco Livio Marcello della gens Livia, una villa rustica in Via Casone Grotta, e infine, un'altra villa, scoperta nel 1993, in località Cangiani.
©Raffaele Donizzetti
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